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| Domenica 26 ottobre 2025 - MONTE VULTURE con partenza dai laghi | |||
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| Iscrizioni in sede venerdì 24 ottobre 2025 | |||
| Potranno partecipare anche i non-soci CAI con il pagamento obbligatorio della copertura assicurativa di €. 13,00 iscrivendosi in sede (no cell.) venerdì 24/10/2025 dalle ore 20 alle ore 21, dando la precedenza ai soci in caso di iscrizioni numerose. | |||
| Quota massima: 1.280 m. Dislivello: 760 m. Durata A/R: 5,5 ore circa Lunghezza: 13,5 km. Difficoltà: E (escursionistico) Equipaggiamento: scarponcini da trekking (obbligatori), giacca a vento, abbigliamento a strati e bastoncini da trekking (consigliati). Appuntamento: ore 7.00 al Liceo Scientifico “Alessandro Volta” – Foggia Tempi di percorrenza stradale: circa 60 minuti partendo da Foggia (andata). Viaggio di trasferimento con auto proprie. Percorso in auto: 70 km (andata) da Foggia Pranzo della domenica: al sacco Acqua: al bisogno | |||
| Coordinatori: Carmine De Bellis (349/5818183) - Domitilla R. Mazzardo (347/7148906) | |||
| Come raggiungere il luogo di inizio del percorso: prendere la Superstrada Foggia-Candela, quindi proseguire per la SS 655 (Bradanica) per Potenza e percorrerla fino al bivio (a destra) per la SS 401 (Ofantina) che segue il corso del Fiume Ofanto, proseguire fino al bivio per i Laghi di Monticchio seguendone le indicazioni. | |||
| DESCRIZIONE DEL TERRITORIO: Il Vulture è un vulcano spento situato nella parte settentrionale della provincia di Potenza, in Basilicata. La montagna raggiunge i 1.326 m di altitudine (la cima è in zona militare). montagna raggiunge i 1.326 m di altitudine (la cima è in zona militare). Vulcano isolato attivo fino al Pleistocene superiore, ossia fino a circa 130.000 anni or sono, con lunghe fasi di quiescenza. Fenomeni vulcanici secondari si sono verificati anche in epoca contemporanea, fino al 1820. I versanti dell'edificio vulcanico sono interamente ricoperti da una fitta e rigogliosa vegetazione favorita dalla naturale fertilità dei terreni che si sviluppano da rocce vulcaniche. Immersi in uno scenario verdeggiante ad un'altitudine di circa 660 m s.l.m., si distendono i due laghi di Monticchio, tipici laghi vulcanici occupanti il principale cratere dell'edificio vulcanico esistente durante la sua fase finale di attività. Estesi e pregiati sono i boschi di castagno: il Marroncino di Melfi D.O.P. è la denominazione protetta delle prelibate castagne che si producono in questi luoghi. Altri alberi sono Faggi, Querce, Conifere. Nella zona del Monte Vulture si estendono oltre 1.500 ettari di vitigno rosso Aglianico, questo del Vulture è annoverato tra i migliori vini rossi d'Italia. Alle pendici sorgono numerosi stabilimenti per l'imbottigliamento dell'acqua minerale. L’Abbazia di San Michele è un edificio religioso la cui costruzione risale all'VIII secolo d.C., intorno ad una grotta abitata da monaci basiliani. Fu eretta su una grotta scavata nel tufo, nei pressi della quale sono stati ritrovati depositi votivi risalenti al IV-III secolo a.C. L'abbazia passò poi ai benedettini (che la abbandonarono nel 1456), ai cappuccini (che fondarono una biblioteca e un lanificio) e, nel 1782 all'ordine militare costantiniano, che ne fu proprietario fino al 1866. L'intero complesso è costituito da un convento a più piani, una chiesa settecentesca e la cappella di S. Michele. La Grotta dell'Angelo dedicata a S. Michele è adornata da affreschi risalenti alla metà dell'XI secolo ed era il luogo dove si riunivano in preghiera i monaci italo-greci che anticamente abitavano la zona. | |||
| DESCRIZIONE DEL PERCORSO: Il percorso ha inizio dal lago piccolo di Monticchio, dalla strada asfaltata che gli gira attorno, fino ad una ampia scalinata che conduce all'Abbazia di San Michele, situata ai piedi dell'omonimo Monte. Superata questa ci si imbatte nella neviera adibita a bar-ristoro dalla quale si parte per il tratto boschivo dell'escursione. Il terreno di sottofondo da questo momento in poi è omogeneo, sentieri e tratturi boschivi con terra e pietre, ad eccezione di un piccolo tratto asfaltato che conduce direttamente al Rifugio sul Monte Vulture. Tutta la parte iniziale del percorso e fino al M. Vulture è sempre in salita, mentre la seconda parte, dopo la sosta-colazione nei pressi del Rifugio, (nella parte più alta non si può andare in quanto zona militare) è quasi costantemente in discesa. Salendo lungo il bosco dominato da faggi e castagni ed alcune conifere, attraverseremo prima la località Prete della Scimmia e poi Serra del Fascino, che ci condurranno quasi sulla sommità del Monte Vulture a 1326 mt slm. Da qui in poi inizierà un’affascinante discesa che, tra pini ed abeti, dalla località Solagna dei Piloni ci permetterà di ammirare il panorama da alcuni punti di affaccio sul territorio e sui boschi circostanti, come da località Femmina Morta, orientata verso i monti della Campania. Da qui in poi, quasi sempre in discesa, si attraverserà un imponente castagneto alternato a valli con soli faggi, che toccherà le località Fontana dei Giumentari e Fontana dei Piloni, accompagnandoci sino all'uscita dal bosco dal medesimo sentiero utilizzato per entrarci, concludendo così il tratto ad anello del percorso, nei pressi della neviera. Da questo punto in poi ricalcando a ritroso la scalinata ai piedi dell'Abbazia di San Michele, si giungerà nuovamente al Lago di Monticchio tra colossali abeti bianchi, pini e castagni. Spettacolare il fogliame a terra, i ricci delle castagne in ogni dove, i colori dell’autunno, il bosco maestoso abitato da una fauna stanziale fatta di volpi, lupi, cinghiali oltre a ricci e altri animali di piccola taglia quali ghiri, tassi, donnole e faine. Nell’avifauna spicca il nibbio reale che ha contribuito a far definire il Vulture “la montagna dei falchi”. | |||
| A V V E R T E N Z E ✓ I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l'itinerario in considerazione delle condizioni meteorologiche; . ✓ I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati in quanto si richiede buona preparazione fisica e senso di responsabilità a ciascuno dei partecipanti. ✓ I partecipanti sollevano i Direttori e la Sezione da qualsivoglia responsabilità per qualsiasi incidente o inconveniente dovuto alla propria imperizia o alla mancata osservanza delle regole basilari dell’andare in montagna. | |||
| Cartografia | |||
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