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Sabato 18 - Domenica 19 ottobre 2025 - PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO LAZIO E MOLISE Val di Rose / rifugio Forca Resuni / Valle Jannanghera |
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ESCURSIONE A |
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L’ISCRIZIONE VA FATTA IN SEDE CAI Foggia (con pagamento dell’acconto di € 50,00) venerdì 3 ottobre o venerdì 10 ottobre, dalle ore 20.00 alle 21.00 |
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L’escursione è riservata ai soci CAI, i posti sono limitati (n. 30), saranno prese in considerazione le iscrizioni dei non soci solo se resteranno posti disponibili (assicurazione non soci € 9,00 al giorno) Il costo dell’escursione è di € 100,00 (trasporto + mezza pensione con cena, pernotto - camera doppia -, prima colazione + tassa di soggiorno), supplemento camera singola € 20,00 (aggiuntive). Il pranzo al sacco per l’escursione di domenica è a carico dei partecipanti (€ 6,00 cestino albergo, aggiuntive) |
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Quota massima: 1.952 m Dislivello: 850 m Durata: 7 ore circa Lunghezza: 14 km Difficoltà: EE Appuntamento: sabato 18 ottobre, ore 15.00 davanti al Liceo “Volta” - partenza ore 15.07 Arrivo: Albergo “Ai 4 camosci” a Civitella Alfedena (AQ) Tempi di percorrenza stradale: circa 3 ore Viaggio di trasferimento: con pullman n. 30 posti Rientro: domenica 19 ottobre in serata Cena del sabato: in albergo Pranzo della domenica: al sacco Acqua: al bisogno |
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Attrezzatura necessaria: scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati), crema solare, cappello, kit primo soccorso. |
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Direttori: Roberto Lavanna 338.4768024 - Stefano Moretti |
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DESCRIZIONE DEL PERCORSO |
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L’escursione parte dalla zona alta di Civitella Alfedena, all’attacco del sentiero I1 del Parco, che percorre tutta la Val di Rose, valica Passo Cavuto e raggiunge il rifugio di Forca Resuni; da là si ridiscende per il K6, che attraversa Valle Risione anticamera superiore della Valle Jannanghera, per raggiungere la sorgente omonima, da cui si intraprende l’I4 per Civitella Alfedena; la fine dell’escursione si trova a poche decine di metri dall’inizio dell’I1. Si parte dai 1.100 m di Civitella per giungere ai 1.952 di Forca Resuni (passando per i 1.942 di Passo Cavuto): dislivello quindi rispettabile, di 850 metri. Rifugio Forca Resuni: storico rifugio dei guardiaparco dal quale si scoprono la Val Canneto e il versante laziale del Parco. Meravigliosi panorami sulle dolomie della Camosciara, pini mughi, relitti glaciali, che crescono su speroni rocciosi, antichi faggi e pure acque di sorgente nella Valle Jannanghera, classica via di rientro per un percorso ad anello. La discesa nella Val Risione e nella faggeta di Valle Iannanghera completa uno tra gli itinerari migliori per scoprire le caratteristiche del Parco Nazionale d’Abruzzo e dell’area protetta più antica d’Italia. |
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DESCRIZIONE DEL TERRITORIO |
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L’anello della Val di Rose è una delle escursioni più belle che si possa effettuare nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: lunga e abbastanza impegnativa ma spettacolare. Si attraversano e si ha contatto praticamente con tutti gli ambienti del Parco: il borgo, la faggeta con alberi enormi e secolari, la radura con il prato, la zona rocciosa, il crinale in altura, il rifugio, la sorgente e il ruscello, il bosco misto, il lago. Un succedersi di scenari e di vedute mozzafiato, con la concreta possibilità di avvistare anche (a distanza nemmeno eccessiva) camosci e rapaci. Da tener presente che questo sentiero è ad accesso limitato e controllato dal Parco durante gran parte dei mesi estivi. Le Aree della Val di Rose e della Valle Jannanghera si caratterizzano per la presenza di una particolare concentrazione del Camoscio appenninico. Il Camoscio insieme con l’Orso bruno marsicano ed il Lupo, rappresenta la peculiarità faunistica più preziosa del Parco d’Abruzzo e dell’intero Appennino e la popolazione presente in queste aree è oggetto da tempo di una particolare attenzione da parte del servizio scientifico, volta alla sua salvaguardia. La Valle Jannanghera porta l’antico nome dialettale con cui veniva chiamata la strega. La vallata è da sempre stata considerata nelle credenze popolari dell’antico mondo pastorale, come regno della magia e dell’ignoto. L’escursione ci permetterà di godere degli strepitosi colori del periodo autunnale. |
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Cartografia |
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ESCURSIONE B Val Fondillo / Grotta delle Fate |
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L’ISCRIZIONE VA FATTA IN SEDE CAI Foggia (con pagamento dell’acconto di € 50,00) venerdì 3 ottobre o venerdì 10 ottobre, dalle ore 20.00 alle 21.00 |
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L’escursione è riservata ai soci CAI, i posti sono limitati (n. 30), saranno prese in considerazione le iscrizioni dei non soci solo se resteranno posti disponibili (assicurazione non soci € 9,00 al giorno) Il costo dell’escursione è di € 100,00 (trasporto + mezza pensione con cena, pernotto - camera doppia -, prima colazione + tassa di soggiorno), supplemento camera singola € 20,00 (aggiuntive). Il pranzo al sacco per l’escursione di domenica è a carico dei partecipanti (€ 6,00 cestino albergo, aggiuntive) |
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Direttori: Caterina Forcella 347.1760766 – Maria Pia Mudu 328.5604581 |
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Quota massima: 1.416 m Dislivello: 365 m Durata: 5 ore circa Lunghezza: 14 km Difficoltà: T / E Appuntamento: sabato 18 ottobre, ore 15.00 davanti al Liceo “Volta” - partenza ore 15.07 Arrivo: Albergo “Ai 4 camosci” a Civitella Alfedena (AQ) Tempi di percorrenza stradale: circa 3 ore Viaggio di trasferimento: con pullman n. 30 posti Rientro: domenica 19 ottobre in serata Cena del sabato: in albergo Pranzo della domenica: al sacco Acqua: al bisogno |
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Attrezzatura necessaria: scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati), crema solare, cappello, kit primo soccorso |
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DESCRIZIONE DEL TERRITORIO L'insediamento dell'essere umano nella Val Fondillo risale alla preistoria. Nel corso dei secoli, vari popoli si sono contesi questo territorio, che era una zona di confine tra i Marsi, i Sanniti e gli Osci. Alle spalle della vallata si erge il Monte Marsicano, dove sono state trovate testimonianze di insediamenti preromani. Un'ulteriore conferma dell'importanza storica della valle è rappresentata dalla necropoli situata all'ingresso della Val Fondillo, i cui reperti sono oggi esposti al Centro Visita di Pescasseroli. Nel Museo della Foresta, ubicato all’interno del capannone un tempo utilizzato per la lavorazione del faggio,la Foresta “racconta” con stile innovativo la storia della Val Fondillo, la sua storia, gli eventi storici che l’hanno vista protagonista, la sua importanza nella economia del territorio. La Val Fondillo presenta un gran numero di specie animali e vegetali rare e peculiare. La fauna della Val Fondillo è caratterizzata dalla presenza di specie animali esclusive di questo territorio, come l'Orso Bruno Marsicano, il Lupo Appenninico e il Camoscio Appenninico. Inoltre, sono numerosi cervi, volpi, lepri, cinghiali e molte altre specie. In primavera, i pascoli d'altura della Val Fondillo si riempiono di primule e margherite, dipingendo i prati con colori vivaci. La vallata ospita anche specie rare e protette, come la Scarpetta di Venere. La foresta è dominata da faggi, con abeti e larici in numero minore. È presente inoltre uno dei tre siti del Parco Nazionale d'Abruzzo con le faggete più antiche d'Europa, con faggi che raggiungono fino a 500 anni di età: parliamo della Riserva di Cacciagrande. Lungo i corsi d'acqua crescono salici bianchi e pioppi, mentre il sottobosco è ricco di fragole di bosco, more, lamponi e funghi. |
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Cartografia |
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