Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
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Sabato 24 Maggio 2025 - DA PIETRAMONTECORVINO A MONTECORVINO

MONTI DAUNI

Iscrizione e quota spese : Iscrizione obbligatoria in sede (no cell.) entro e non oltre Venerdì 16 Maggio 2025 .

Potranno partecipare anche i non-soci, con il pagamento obbligatorio della copertura assicurativa

pari a €. 9,00.

Difficoltà: E (lunga)

Dislivello: 455 m

Quota massima: 676 m

Lunghezza: 13,6 Km.

Durata: 6 h circa escludendo le soste

Equipaggiamento: a cipolla con scarponi trekking e giacca a vento obbligatori

Colazione: a sacco

Acqua: non ci sono fonti lungo il percorso se ne consiglia almeno due (2) litri

Viaggio di trasferimento: con auto proprie

Appuntamento: Caffè dell’alba ore 8.00 - partenza ore 8.15

Distanza da Foggia: circa 40 km

Direttori: Gennaro Ciavarella (3481506182), Agostino Sciabinico (3333707325)

 

 

Abstract

Il percorso attraversa il Centro Storico di Pietramontecorvino, visitando brevemente il magnifico Palazzo Ducale, per poi salire brevemente verso il percorso di crinale che ci permetterà di godere il paesaggio dei Monti Dauni affacciandosi sia sulla vallata, che aveva come strada predominante il Tratturo Castel di Sangro – Lucera, che verso la parte Nord-Est della provincia che si affaccia sulla lontana vallata del Fortore e sul caratteristico Castello di Dragonara. Ovviamente la vista della Torre di Montecorvino dominerà il paesaggio come tutta la piana del Tavoliere fino al Vulture.

Descrizione estesa

Recuperare i paesaggi come grandi contenitori del divenire e del rapporto sempre in costruzione ed in divenire, dell’uomo con essi, ricostruire la storia dei paesaggi antichi, mettersi in ascolto di queste visioni che rivelano come i paesaggi raccontino storie di identità, siano la nostra storia e come tali vadano non solo visti ed ascoltati ma anche capiti nelle loro modalità di offerta. Questo percorso viene condotto partendo dalla idea che uno degli strumenti più efficaci per la salvaguardia, la tutela, la riscoperta e la valorizzazione di un territorio è la sua conoscenza con la riscoperta del suo essere Genius Loci e come tale dica "di che ossa siamo fatti". Ci guida la consapevolezza di anni di esperienza che solo attraverso la ricostruzione storica e ambientale dei paesaggi antichi, si possa ottenere non solo una pianificazione corretta del paesaggio ma la visione di quante lacrime e sudore e fatica li abbiano prodotti per progettare un futuro che espliciti il racconto. Il paesaggio attuale infatti altro non è che il risultato del continuo rapporto tra uomo e ambiente con le vittorie, le acquisizioni, le tragedie che questo ha comportato. Noi proveremo a darne lettura e a comprendere come da un singolo insediamento, Montecorvino, si sia arrivati alla nascita di ben tre comunità, Pietramontecorvino, Motta Montecorvino e Volturino e come queste abbiano delle radici profonde e comuni seppure nella diversità della struttura attuale. Oggetto principale del percorso inevitabilmente è l'abitato abbandonato di Montecorvino. Ricadente nel territorio comunale di Volturino, il sito è ubicato su uno dei primi rilievi dei Monti Dauni, situato, strategicamente, lungo i percorsi di collegamento con il Molise e l'Abruzzo. Dell’antico abitato si conservano strutture architettoniche imponenti, quali i resti della chiesa cattedrale ed una torre che fa da faro guida. Le strutture della cattedrale medievale si elevano ancora fino a oltre 3 metri consentendo la lettura dei suoi principali elementi; le rovine della torre arrivano ad un’altezza di circa 24 e sono visibili da lunga distanza, costituendo un elemento di scenografico importante e vero simbolo del sito e della sua vicenda storica. Montecorvino compare nelle fonti scritte nella prima metà dell’XI (per esattezza al 1044, ricordiamo quanto fragile sia questo periodo che corrisponde, di fatto con l'arrivo dei Normanni nell'Italia meridionale, infatti nel 1043 si ha, dopo il feudo di Aversa come ricompensa per i servigi prestati, nel 1043, sotto la guida di Guglielmo d'Altavilla, ottengono il feudo di Melfi, strappato ai bizantini: ovviamente risulta ben inserito nel sistema di difesa promosso dall’autorità dei Catepani bizantini (che pensavano a difendersi dai longobardi, con tutto quello che rimanda allo storicamente citatissimo Basilio Bojoannes).

La linea strategica si articolava su più livelli e forme compresa l’installazione di siti qualificati come nuclei urbani e insigniti del rango episcopale. Entrato a far parte poi della Contea di Civitate, l’abitato pare in declino fra XIV e XV secolo. Dal punto di vista archeologico Montecorvino costituisce un interessante episodio di fortificazione bizantina, poi incastellata fra età normanna ed epoca basso-medievale, rappresentando un esempio del fenomeno dell’abbandono di villaggi alle soglie dell’età moderna, in Puglia così come in molte realtà italiane ed europee. Potremo ammirare nel corso della nostra passeggiata-visita della vista del sito, dei resti architetonici, di un territorio composto dalle prime pendici appenniniche, prospettante su una serie di valloni percorsi da corsi d’acqua, in un paesaggio di transizione fra i lembi del Tavoliere e i Monti della Daunia. I pendii dell’altura, erti ma non ripidissimi, garantivano adeguata protezione, dominio sul territorio circostante, una bella visibilità e controllo: tutti elementi, ancora oggi chiaramente visibili sul terreno, ben documentando il carattere ed il valore strategico di questo sito. Il sito è caratterizzato da una vegetazione di coltivi con poche e rade specie arboree sempreverdi e in parte da essenze caducifoglie

AVVERTENZE • Per partecipare alla escursione occorre effettuare la registrazione da fare entro Venerdì. I non soci possono partecipare previo versamento della quota assicurativa prevista (9 euro) entro venerdì alle ore 19,00. • I direttori si riservano di modificare in tutto o in parte l'itinerario in considerazione delle condizioni meteorologiche. • Inoltre per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati o privi di adeguata preparazione fisica. • La mappa IGM 1:25.000 di riferimento 163-IV-SE.
 
 
Scheda Tecnica
 

 

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