Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
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Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
 

 

Domenica 24 marzo 2024 - "Cammino di San Michele" - CASSANO – MONTE SANT’ANGELO - CASSANO
 
PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
 

Condizioni fisiche:

L’escursione non presenta difficoltà tecniche; per la lunghezza del percorso si richiede buona preparazione fisica, resistenza e senso di responsabilità a ciascuno dei partecipanti.

 
Iscrizione e quota spese:

Iscrizione obbligatoria entro e non oltre Venerdì 22 marzo 2024.

Potranno partecipare anche i non-soci, con il pagamento obbligatorio della copertura assicurativa pari a € 12,00.

 

Difficoltà:

  E
Dislivello totale:   + 200 m / - 200 m circa
Durata:   5 h circa (escluso soste)
Sviluppo totale del percorso:   15,00 km circa.
Acqua:  

da portare (si consiglia almeno 1.litro).

Pranzo: a sacco
Equipaggiamento:  
Scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati), mantellina antipioggia.
Tempi di percorrenza stradale:  

distanza da Foggia 47 km, tempo di percorrenza 50 minuti circa

Viaggio di trasferimento: con auto proprie.
Appuntamento:

Incontro: ore 7:35 davanti al “Caffè dell’Alba”

Partenza: ore 7:45 (si prega di essere puntuali!)

Rientro: nel pomeriggio

 
Direttori Cai Foggia: Renzo Infante (320 0151188) - Samuele Romano (371 1956944 )
 
DESCRIZIONE DEL TERRITORIO:
Punto di partenza dell’escursione sarà la località di Cassano, al bivio tra la ss. 272 e la strada che conduce a Bosco Quarto, nei pressi della Casa del Ciliegio. La quota di partenza è 643 m. quella di arrivo è di 830 m. In origine si prevedeva la partenza da San Giovanni Rotondo, ma la mancanza di mezzi di trasporti pubblici in giorni festivi e la numerosità degli aderenti alle ultime escursioni CAI, consiglia di ridurre la tappa e fare andata e ritorno dal punto di partenza. Il percorso non presenta grandi difficoltà e si snoda in gran parte su strada sterrata. Il dislivello di soli 200 metri rende l’escursione accessibile ai più. Si percorre l’ultima parte della tappa finale della via Francigena Micaelica. Purtroppo la scorsa estate la parte iniziale è stata devastata da un grosso incendio. Non si attraversano paesi o borghi, ma il panorama che è possibile ammirare lungo il percorso è veramente unico, perché lo sguardo potrà spaziare da un lato sul golfo di Manfredonia e dall’altro sulla valle Carbonara sino alle alture più interne del Gargano: Monte Spigno e Monte Sacro. Se saremo fortunati potremo probabilmente ammirare le prime orchidee. Prima di pervenire a Monte Sant’Angelo si farà una piccola deviazione per la chiesetta della Madonna degli Angeli con un portale gotico del XIII secolo raffigurante la Madonna tra gli angeli che dà il nome alla chiesa. Forse è superfluo sottolineare come il santuario micaelico sia uno dei santuari più antichi di Occidente (V secolo) e che sia stato mèta di pellegrinaggio già a partire dal V secolo, quindi sin da epoca bizantina. Successivamente divenne il santuario nazionale dei Longobardi che ne diffusero il culto in tutto il loro regno (a Pavia, loro capitale, la cappella palatina, tutt’ora esistente, è dedicata a San Michele). Grazie ai Longobardi il culto micaelico ebbe ampia diffusione in gran parte dell’Europa Occidentale. Nel caso si giunga velocemente alla meta, per chi vuole, sarà possibile visitare oltre che il santuario micaelico anche il museo e soprattutto le cosiddette “cripte”, che costituiscono l’originario accesso prima bizantino e poi longobardo alla grotta micaelica. L’attuale scalinata in discesa che conduce alla grotta è solo di epoca angioina.
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