Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
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Escursione 18 giugno 2023 - "Montevergine – Monte Partenio"

 

Scheda Tecnica

Difficoltà:

 

E

Dislivello totale:

  + 794 m / - 60 m circa
Tempo percorrenza:   6 h circa (escluso soste)
Sviluppo totale del percorso:   10,00 km circa – Andata e ritorno
Colazione ed acqua:   da portare (si consiglia almeno 1.5 litri. Al santuario ci sono fontanelle)
Equipaggiamento:  
Scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati), mantellina antipioggia
 
 
Direttori Cai Foggia: Renzo Infante (320 0151188) - Samuele Romano
Viaggio di trasferimento con auto proprie: distanza da Foggia 132 km, tempo di percorrenza 1 h 35 minuti circa
 
Appuntamento:  

ore 7,25 davanti Liceo Scientifico "A. Volta" -

Partenza: ore 7,30 (si prega di essere puntuali!)

Indicazioni percorso in auto:   Uscire dall’autostrada ad Avellino ovest e prendere la direzione di Santuario di Monte Vergine. Lasciare Mercogliano sulla sinistra dirigersi verso Ospedaletto d’Alpinolo e parcheggiare intorno alla piazza Demanio, con fontana monumentale. Il punto di partenza dell’escursione è la piazza Demanio a m. 712. Di qui inizia il sentiero dei pellegrini che taglia tutti i tornanti e in circa due ore (andando piano) si arriva al santuario di Montevergine, situato a 1250 m. circa. Da qui si procede, attraverso un bosco di faggi secolari sino ad una delle cime dei monti del Partenio a quota 1446. Si ritorna per la stessa strada dell’andata. Il dislivello in salita è di 750 m. Nel corso dell’escursione si decide se fare la visita al santuario in salita, oppure nel corso della discesa.
Iscrizione e quota spese:  

Iscrizione obbligatoria entro e non oltre Venerdì 16 giugno 2023.

Potranno partecipare anche i non-soci, con il pagamento obbligatorio della copertura assicurativa pari a €. 12,00.

Condizioni fisiche:

  Si richiede ottima preparazione fisica, un buon rapporto con l'esposizione al vuoto e all'altezza, resistenza e senso di responsabilità a ciascuno dei partecipanti.
Per tutto quanto non specificamente indicato nel programma ci si riporta al Regolamento delle Escursioni della Sezione che i partecipanti, iscrivendosi all’attività, confermano di conoscere e di accettare.

 

  Scheda Tecnica

 

 

DESCRIZIONE PERCORSO

I Monti del Partenio, o Monti di Avella, sono una serie di cime dell'Appennino campano, quasi interamente compresa nella provincia di Avellino. Si sviluppano in direzione ovest-est dal comune di San Felice a Cancello fino a quelli di Pannarano e di Mugnano del Cardinale (i cui abitati sono situati a nord e sud della catena, rispettivamente), per proseguire in direzione sud-est fino a Mercogliano. Una delle ultime cime del gruppo è Montevergine, su cui si trova l'omonimo santuario, e da cui prende il nome tutto il gruppo (dal greco parthénos = vergine). Il punto più alto della catena, a 1.59 m. è il monte Acerone di Avella. Il patrimonio naturale della catena montuosa è protetto dal Parco regionale del Partenio.

Santuario di Montevergine. Fondato da San Guglielmo da Vercelli, un monaco eremita coevo e compagno, per un tratto, del nostro san Giovanni da Matera, fondatore di Pulsano. San Guglielmo muore nel 1142/3 dopo essere stato anche all’Incoronata di Foggia, probabilmente nel 1141. L’abbazia verginiana di Montevergine ebbe una rapida crescita, ma durante l’epoca moderna non sfuggì all’istituto della commenda cardinalizia. Delle fabbriche originarie purtroppo non rimane nulla. Il grande santuario è solo del 1961. Al 1645 risale invece la chiesa più piccola in cui è oggi venerata la sacra icona della Madonna.

La Madonna di Montevergine è un’icona risalente al XIII-XIV secolo, conosciuta anche come Madonna nera o anche come Mamma Schiavona. Il culto non ha origine da un’apparizione, ma dalla devozione di San Guglielmo da Vercelli. Una festività sentita nel culto della Madonna di Montevergine, chiamata anche Mamma Schiavona, è quella della Candelora: si narra che nel 1200, durante una bufera di neve, una coppia di amanti omosessuali fosse stata scoperta ed imprigionata contro un albero sul monte con delle lastre di ghiaccio: per intercessione della Vergine, un improvviso raggio di sole colpì il ghiaccio, sciogliendolo e salvando i due innamorati: da quel giorno, ogni anno, in occasione di tale festività, gay, lesbiche e transessuali, rendono omaggio alla Mamma Schiavona con un pellegrinaggio al santuario, chiamata juta dei femminielli, per poi partecipare, insieme agli altri pellegrini, alle danze, soprattutto tammorriate

Cartografia
 
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