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a prova
  Trekking sul Gargano del C.A.I. Foggia  

 

   
Eremi di Pulsano Monte Spigno
  Valle di S. Pasquale

Scannamujiere

  Bosco della Difesa

Stampurlando

  Bosco Quarto Valle Tagusa

Torrente Romandato

  Castelpagano

Torrente Correntino

  Monte Calvo

Giro dei Trabucchi

  Mergoli -- Vignanotica

Foresta Umbra

  Monte Sacro

Vico del Gargano -- Calenella

   
  Campolato -- San Salvatore
   
Come primo percorso: Campolato – S. Salvatore, fatto da F. Croce e R.Infante
Un percorso che si sviluppa per c.a 16 Km con un dislivello in salita di c.a. 600 mt su un terreno molto vario, con tracce di sentiero appena accennate , tanto da avere una caratteristica di selvaggio. E selvaggio è certamente il territorio che evidenzia un uso pastorale.Infatti tale percorso ,studio/ricerca di un settore del tratturo Foggia-Campolato, probabilmente era utilizzato per il trasferimento delle greggi da e verso il Gargano.Gli aspetti tecnici del percorso riguardano la lunghezza e il dislivello che portano ad impiegare c.a. 6 ore per la sua percorrenza,incluse le normali soste per la colazione a sacco ecc.
Il territorio,non essendo percorso da escursionisti ha pochetraccie, per questo necessita di essere percorso con guide. Si attraversa un territorio selvaggio e con fondi sempre diversi,ghiaia,breccia,roccia,fango, terreni che vanno affrontati con attenzione e buon allenamento.
Si parcheggia e si parte nei pressi di S.Restituta, con direzione Ovest verso Masseria Signoritti(IGM),per un cancello si devia in direzione Nw-N salendo il fianco del monte iniziando il tracciato che ha poco di visibile, se non a tratti.Superato il primo dislivello, si raggiunge la località Campolato procedendo verso N-NE.Da qui in direzione E-SE si procede lungo il fianco collinare, salendo, si raggiunge la località San Salvatore.Da qui in direzione S-SW si ritorna al punto di partenza.Qui è da segnalare una discesa non agevole in un  canalone, ma lo spettacolo che si presenta è certamente meraviglioso: la veduta sul Golfo di Manfredonia èampissima. Raggiunto il fondo, il territorio presenta aspetti collinari con variazioni cromatiche offerte dalla diversa tipologia di coltivazioni.Si costeggiano alcuni canyon dalle strapiombanti coste in un susseguirsi di colori e profumi bellissimi. Come sempre alla fine affaticati ma soddisfatti, il Gargano ci appaga sempre.
Il cartografo Federico Croce
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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  Coppa San Pasquale

 

 

Descrizione.
Il percorso parte da Macchia. Abbiamo preso il vallone S. Martino e siamo saliti su sentiero poco visibile ma presente e facilmente individuabile. Sulla sommità abbiamo incontrato grotte che probabilmente erano necropoli con presenza di frammenti di anfore o altri utensili antichi. Quasi in bilico sul vuoto si erge una bella casa ancora in buone condizioni, e nei dintorni un riparo interrato molto suggestivo. Abbiamo  proseguito vedendo di fronte Monte S. Angelo che volendo si poteva raggiungere, superando a un eremo, l’eremo di S. Martino, invece abbiamo abbreviato e a quota 475 abbiamo iniziato il ritorno , attraverso una traccia di sentiero, che diventa il "camminamento" utilizzato per accedere ai terrazzamenti che si attraversano in discesa  fino a quota 360, lungo un canalone. Da qui abbiamo proseguito salendo attraverso un sentiero appena riconoscibile ,fino a raggiungere una grotta molto caratteristica  (qt 380). Da qui il sentiero diventa più visibile e abbiamo iniziato la discesa finale sino a raggiunge la provinciale ritornando al punto di partenza (qt 160), percorrendo un breve tratto di statale (mt 500) in direzione Manfredonia.
Il territorio si presenta molto selvaggio e molti passaggi sono su pietre e su cenge esposte ma percorribili con attenzione.  La vista in cima è panoramica abbracciando il golfo di Manfredonia. Possibilità di visionare alcune grotte, testimonianze di insediamenti antichi. Da non perdere. Escursione interessante.
 Lunghezza: 8 km
Tipo Percorso: Anello
Classe difficoltà: EE  ( per tratti esposti)
Dislivello:335 m ; complessivo 420 m
Pendenza: max 40%, media 10%
Tempo percorrenza (escluso soste ): 4h

Il cartografo Federico Croce

 
 
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